Sul campo da gioco in erba sintetica si sfidano le squadre impegnate nel torneo dedicato alla memoria di don Graziano Gianola. Sono sfide intense e combattute, nessuno ci sta a fare brutta figura. È un clima di festa quello che si respira nell’oratorio San Luigi della Bovisa, frequentato ogni giorno da centinaia di ragazzi per il Grest 2023. E alcune sere della settimana si svolgono le partite del torneo (martedì 4 luglio si disputeranno le semifinali, venerdì 7 luglio la finale). Nelle serate del torneo l’oratorio è aperto dalle 19, con la cucina aperta fino alle 22.30.
Vedere da vicino l’impegno dei volontari nel preparare salamelle, patatine e altre cose buone, è stato, per chi scrive, davvero interessante. Perché non dovete immaginarvi un normale fast food o una bancarella come quelle fuori dallo stadio. Qui lo spirito è diverso: si suda e si fatica (magari dopo una giornata di lavoro) con il gusto e la gioia di fare qualcosa di importante, per sostenere un progetto comune: la vita dell’oratorio, le sue attività, durante tutto l’anno. Quello stesso oratorio dove, tra l’altro, hanno trascorso l’infanzia o la giovinezza diversi dei volontari, che ancora oggi ricordano la loro esperienza con il sorriso nel cuore e qualche lacrima di commozione. “È un posto bello, dove mi piace stare, con amici vecchi e nuovi, come mi piaceva un tempo, quando ero piccolo. Per questo sono felice di poter dare una mano”, ci racconta Roberto.
Sono tanti i volontari che hanno lavorato le serate del torneo, permettendo a tutti di trascorrere una piacevole serata. Proviamo a elencare i nomi che abbiamo raccolto, ma siamo certi che qualcuno resterà fuori. Ce ne scusiamo in anticipo. Luca, Roberto, Renato, Angelo, Ivano, Giampiero, Claudio, Davide, Vincenzo, Marco R., Marco F., Massimo. E poi, ancora, Amalia, Marta, Annarita, Barbara… a tutti loro va un grazie enorme.
“Fare il bene senza comparire. La violetta sta nascosta ma si conosce e si trova grazie al suo profumo” (don Giovanni Bosco).
Abbiamo sentito tanto profumo queste sere d’estate all’oratorio San Luigi. E non solo di salamelle!